Con la premiazione del “Concorso nazionale dei Capolavori del settore Automotive” della Federazione Cnos-Fap, ospitato al Centro Don Giulio Facibeni di Firenze dal 15 al 18 maggio, si è concluso idealmente un anno di iniziative promosse dal progetto Quality Pro. Le lezioni riprenderanno con l’inizio del prossimo anno scolastico con tante novità e nuovi protagonisti. Intanto, ecco i vincitori del premio!
La prima edizione del “Concorso nazionale dei Capolavori dei settori professionali” risale al 2008. In quell’anno, l’Istituto Teresa Gerini di Roma ospitò per la prima volta 50 allievi provenienti da varie regioni italiane, che frequentavano percorsi formativi sperimentali triennali in più settori (automotive, meccanica industriale, elettrotecnica, grafica, turismo-alberghiero) nei Centri di Formazione Professionale della Federazione Cnos-Fap. Ai ragazzi veniva chiesto di misurarsi su prove elaborate con il supporto di imprese coinvolte nell’iniziativa, che mettessero in evidenza le competenze tecniche e pratiche raggiunte al termine del loro percorso formativo. Obiettivo del progetto anche il miglioramento continuo dei settori rappresentati nei singoli Centri Cnos-Fap, sia dal punto di vista tecnologico sia in termini di cultura d’impresa. Da quell’aprile del 2008 sono passati dieci anni e l’entusiasmo, la passione, l’impegno dei ragazzi che partecipano al concorso sono sempre intensi. Parallelamente, edizione dopo edizione, il premio si è arricchito di nuovi contenuti, nuovi partner del mondo dell’impresa, formatori e volontari impegnati nella “tre giorni” della formazione con generosità e dedizione.
Una giornata da ricordare
Quest’anno, la 12a edizione del Concorso nazionale dei Capolavori è stata ospitata dal 15 al 18 maggio nel Centro di Formazione Professionale Don Giulio Facibeni di Firenze, diretto da Antonella Randazzo e recentemente entrato a fare parte del circuito Cnos-Fap. Qui i ragazzi hanno affrontato le varie prove di qualificazione, ognuna costituita da una prima sessione formativa affidata ai tecnici delle aziende del settore automotive sponsor dell’edizione 2018 – Hella Gutmann, Mann Filter e Petronas – e dalla successiva prova pratica. Questo format è stato individuato, sin dall’istituzione del premio, per rispondere a più finalità: stimolare gli allievi a misurarsi sulle competenze conseguite durante il percorso formativo; contribuire a migliorare gli standard tecnico-professionali e formativi dei singoli Centri, che si misurano su scala nazionale; consolidare il rapporto locale e nazionale della Federazione con le aziende del settore automotive e, non ultimo, consentire agli allievi di esprimere liberamente la propria creatività.
Un progetto condiviso
Regista e presentatore della mattinata dedicata alla premiazione Roberto Brizi, segretario nazionale del settore Automotive della Federazione Cnos-Fap, che ha saputo accostare al grande impegno organizzativo del concorso 2018 la serenità e l’allegria condivise da tutti. Al debutto nel ruolo di organizzatore, nonché figura di riferimento per tutti i ragazzi in trasferta da varie regioni italiane per partecipare alla gara, Roberto ha voluto innanzitutto ringraziare la direttrice del Centro Facibeni, Antonella Randazzo, per il prezioso supporto e la collaborazione in questa bella “avventura”.
Ha quindi passato la parola a Don Mario Tonini, già Presidente nazionale Cnos-Fap e oggi Direttore amministrativo nazionale della Federazione: “Il concorso è nato proprio quando ero Presidente: sono passati diversi anni e oggi premiamo i vincitori della 12ª edizione, un risultato reso possibile dalla collaborazione con alcune imprese che hanno sostenuto il progetto, credendoci fortemente”. Rivolgendosi direttamente ai ragazzi presenti, Don Mario ha ricordato: “Un’iniziativa come questa coinvolge tante persone: innanzitutto è destinata a voi ragazzi, ma al vostro fianco ci sono aziende che rinnovano concretamente ogni anno la propria fiducia nel progetto e in chi vi partecipa. Poi ci sono i formatori che vi accompagnano, le istituzioni, le autorità e chi si occupa di comunicare l’importanza dell’evento. Quella che vi coinvolge e vi fa essere protagonisti è davvero una grande opera collettiva”.
Il direttore amministrativo ha quindi parlato del libro che ogni anno documenta il Concorso, aggiornato con i contenuti delle prove organizzate con le aziende partner, i nomi dei partecipanti e dei vincitori dell’ultima edizione. “In particolare – ha sottolineato – le prove che immaginiamo in ogni concorso non sono banali quiz, ma rappresentano una formula teorico-pratica che deve portare a produrre un “capolavoro”. Gli alunni di meccanica realizzano un manufatto, gli elettrici si cimentano nella diagnostica, i grafici in un progetto: l’obiettivo è costruire qualcosa di concreto, che verrà valutato secondo criteri oggettivi. Non si tratta di una semplice prova che i ragazzi fanno e poi tornano a casa, ma di un momento articolato in più esperienze collettive. I ragazzi si mettono in gioco e realizzano un “capolavoro” elaborato d’intesa con le imprese del settore, che rispecchi le competenze raggiunte al termine del loro percorso formativo. Infatti, il Concorso è organizzato a ridosso del terzo anno, perché lo consideriamo parte integrante dell’esame di qualifica finale. Un altro obiettivo, che riguarda di più i formatori, è promuovere il miglioramento continuo del settore, soprattutto dal punto di vista tecnologico e della cultura d’impresa. Le prove sono realizzate con le aziende del settore e quindi è importante capire, per tutti i CFP, il livello di preparazione dei ragazzi che, in un prossimo futuro, esordiranno sul mercato del lavoro. E, ancora, è un’esperienza per consolidare il rapporto locale e nazionale con le aziende: un obiettivo di tutta la Federazione, per creare e alimentare una rete che produca innovazione. Altrettanto importante è favorire lo scambio culturale tra regioni diverse: l’Italia è un Paese dove convivono un Nord più fortunato e un Sud penalizzato, con territori in cui è più facile trovare lavoro e altri in cui è davvero impegnativo. Per i ragazzi, uscire dal proprio CFP e incontrarsi e vivere questa esperienza di condivisione nazionale è anche formativo. Infine, è un’occasione per premiare l’eccellenza degli allievi, senza alimentare una competizione sfrenata, ma individuando chi ha talento per invitarlo a valorizzarlo per sé e per gli altri. Ecco perché il concorso rappresenta un’esperienza formativa completa e allargata a tanti protagonisti. Ragazzi, formatori, Centri salesiani, imprese, organizzatori e accompagnatori: c’è un mondo intero che gira intorno a questa bella iniziativa”.
Un nuovo modello di formazione
Prima di passare al cuore dell’evento, i saluti di due altri ospiti: Giovanni Biondi, presidente di Indire, l’Istituto nazionale di documentazione innovativa e ricerca educativa, il più antico ente di ricerca del Ministero dell’Istruzione e Marco Masi, dirigente dell’Area Istruzione, Edu_cazione, Università della Regione Toscana. Biondi ha ricordato la storicità dell’Istituto Facibeni, oggi oggetto di un piano di rilancio che prevede l’ottimizzazione e la possibilità di utilizzarne appieno le strutture, i laboratori e gli spazi. “Vorrei ricordare – ha detto – che il modello rigido che ancora oggi adotta la scuola per insegnare non è l’unico possibile e l’esperienza dei Salesiani lo insegna: oggi si può apprendere e crescere anche in un altro modo, molto più concreto, si può “imparare facendo”. Così, è possibile offrire una risposta ai bisogni degli allievi e anche delle aziende che chiedono competenze, non solo conoscenze”.
“La formazione professionale migliore, utile all’ingresso nel mondo del lavoro, sta molto a cuore alla Regione Toscana – ha dichiarato il rappresentante dell’Assessorato – per questo, da settembre 2018, finanzieremo i corsi di formazione professionale specifici del settore automotive”.
Un premio ai migliori…
A classificarsi al primo posto nell’edizione 2018 del Concorso nazionale dei Capolavori del settore professionale Automotive è stato Gabriele Novelli, del Centro di Formazione Professionale Salesiano Teresa Gerini Torlonia di Roma. Secondo posto per Jacopo Romeo, del Centro di Formazione Professionale Salesiano di Fossano, Cuneo. Terzo classificato Andrea Adamo Tonello, del Centro di Formazione Professionale di Rebaudengo, Torino.
A loro, oltre all’attestato di partecipazione, la sede nazionale Cnos-Fap ha attribuito una borsa di studio. Per tutti i ragazzi presenti alle classificazioni, l’attestato di partecipazione e la soddisfazione di avere partecipato a tre giorni che ricorderanno sicuramente con grande emozione. La stessa emozione che il segretario nazionale Automotive Roberto Brizi, ex allievo, cresciuto nel Centro Gerini Cnos-Fap e diventato poi formatore e insegnante di laboratorio e tecnologia, non nasconde: “È il primo anno che coordino la gara nazionale dei capolavori e sono molto felice di questa esperienza. Il concorso nasce proprio per offrire ai ragazzi la possibilità di esprimere le competenze acquisite, e quelli che realizzano i ragazzi sono… capolavori! Sono stati giorni intensi, che mi hanno arricchito anche a livello personale. Tutti questi ragazzi rappresentano l’eccellenza del settore. I tre vincitori sono molto bravi, se la sono giocata fino alla fine e le differenze di livello tra loro sono piccole, si è trattato solo di alcuni punti. L’obiettivo per le prossime edizioni sarà alzare ancora di più il livello, coinvolgere altre aziende, approfondire le tecnologie”. Insomma, nel 2019, ne vedremo delle belle.
Quality Pro: la formazione continua
Il Concorso dei Capolavori Automotive è un’espressione della qualità promossa anche dal percorso di formazione professionale Quality Pro, progetto di formazione congiunto tra l’editore DBInformation con le testate Parts, Parts in Officina, Car Carrozzeria e Parts Truck e i Centri di Formazione Professionale dei Salesiani Cnos-Fap.
Inaugurato nel 2017, Quality Pro è strutturato in interventi di formazione teorica e pratica, lezioni affidate a qualificate aziende dell’automotive mondiale, con l’obiettivo di avvicinare il mondo del lavoro a quello della scuola e quindi ai ragazzi, meccanici e carrozzieri di domani. A oggi, le imprese partner del progetto sono AkzoNobel, Arval, Ballsystem, Federperiti, Groupauto, Hella Gutmann, Mann Filter, Petronas, Scania, ZF.
Il programma di interventi è ospitato nei Centri di Formazione Professionale dei Salesiani a indirizzo Meccanica e Carrozzeria. Da settembre 2018, con l’inizio del nuovo anno scolastico, i corsi del progetto Quality Pro si terranno anche nell’Istituto di Formazione Professionale Don Giulio Facibeni di Firenze, che è entrato ufficialmente nel circuito Cnos-Fap.